Vito Bianchi, rappresentante del movimento “in Comune” nell’assise consiliare fasanese, interviene sul declassamento di Fasano nella graduatoria delle Vele Blu conferite da Legambiente. “La notizia (riportata in anteprima da alcuni organi di stampa) del declassamento di Fasano nella classifica delle Vele Blu, assegnate per la qualità delle acque marine e per il corretto trattamento degli scarichi – afferma il prof. Bianchi – non ci stupisce: già la scorsa estate avevamo denunciato il grave stato di inquinamento del tratto costiero, in corrispondenza soprattutto della località Forcatella, sulla scorta di sopralluoghi personali e dei dati, inequivocabili e assolutamente allarmanti, che erano stati forniti da Goletta Verde: sicché, per il secondo anno consecutivo, quel tratto del mare fasanese era stato inserito nel novero dei tre-quattro punti più inquinati delle Puglie. Avevamo perciò invitato caldamente il governo cittadino a segnalare e a far rispettare, per questioni igienico-sanitarie, il divieto di balneazione, almeno sulle spiagge poste ai lati di Forcatella, e ad approntare un controllo più attento sullo scarico di reflui. Ci era stato risposto che era tutto a posto. Evidentemente non è così. E allora c’è da chiedersi: in quasi un anno di amministrazione Di Bari, cosa è stato fatto per risolvere il problema-inquinamento, al di là delle promesse e delle parole vuote? Non serve, di fronte alla gravità dei fatti, invocare la lunghezza dei tempi burocratici e i finanziamenti che scarseggiano, sempre il solito ritornello: perché, quando si stratta di certi affari privati, le procedure, miracolosamente, vengono accelerate. Quando invece si tratta di questioni di interesse pubblico, ancorché urgentissime, come è nel caso dell’inquinamento del mare, legato alla salute dei cittadini e all’immagine turistica del nostro territorio, si rimanda sempre tutto al domani. E cosa fanno gli assessorati preposti per salvare la bellezza e l’integrità del nostro territorio e delle nostre coste? Lasciano che il mare resti inquinato, lasciano che le antenne proliferino danneggiando ambiente e salute (specialmente dei bambini), addirittura aprono alla possibilità di inserire nel nostro comprensorio delle centrali a biomasse su scala industriale. Tutto ciò denota la miopia dei preposti all’Ecologia e Urbanistica, alla Promozione del Territorio e ai Lavori Pubblici, nel rendersi conto dei problemi e delle loro priorità. Come ho più volte ribadito nell’assise comunale, manca una capacità di visione politica che indirizzi la crescita economica e sociale di Fasano: nell’ottica del bene comune, il governo cittadino sembra che non sappia dove andare e cosa fare, naviga a vista. Mentre il nostro territorio, nonostante le sue infinite risorse, proprio per la mancanza di indirizzi congruenti, muore, in uno stillicidio continuo. Ogni giorno di più”.

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