L’assessore ad Ambiente ed Ecologia Giuseppe Angelini, in merito alla presa di posizione del capogruppo consiliare del movimento “In Comune”, Vito Bianchi, tiene a precisare: «Bianchi ha chiesto informazioni in merito al contratto fra Comune di Fasano e “Tradeco” (società vincitrice dell’appalto sulla raccolta dei rifiuti urbani) nella giornata di mercoledì 30 gennaio scorso. Ebbene, nel tardo pomeriggio il dirigente competente di settore Giuseppe Carparelli e l’assistente capo di Polizia municipale hanno fornito ampie informazioni sul tema, in un lungo e cordiale incontro. Tra l’altro, il consigliere è stato informato della indisponibilità di copia del contratto perché in corso di registrazione e gli è stato messo a disposizione lo schema di contratto, praticamente identico all’atto sottoscritto. In tutta risposta il giorno seguente il consigliere Bianchi chiedeva formalmente copia del contratto al segretario generale del Comune; così che per venire incontro all’istanza del consigliere veniva chiesta copia del contratto al notaio che si sta occupando della registrazione. A tal fine veniva tra l’altro inviata un’e-mail sabato 2 febbraio. Il dirigente Carparelli sollecitava lunedì 4 febbraio la richiesta al notaio dandone evidenza allo stesso consigliere Bianchi e informandolo che dallo studio notarile avevano fatto sapere che copia del contratto sarebbe stata resa disponibile mercoledì 6 febbraio. Di qui la necessità del consigliere Bianchi di “uscire” sulla stampa martedì per capitalizzare lo sforzo compiuto. Ora – sottolinea ancora l’assessore Angelini – capisco che all’approssimarsi del Consiglio comunale il consigliere Bianchi abbia bisogno di assumere posizioni che gli diano visibilità; capisco che questo risulti più efficace utilizzando alcuni temi ad alto impatto. Mi spiace però che, in questo caso, ciò avvenga a danno di chi, operando ogni giorno al servizio dei cittadini e con grande senso delle istituzioni, vede svilito il proprio impegno, sacrificato ai riti della politica. Nel chiedere informazioni sulle attività amministrative il consigliere esercita una delle proprie prerogative e merita la massima attenzione. A questo mi risulta siano stati improntati i comportamenti assunti dagli interlocutori avuti dal consigliere Bianchi in questa vicenda. Respingo pertanto le accuse avanzate. Condivido, invece, che si possa migliorare molto in termini di accesso ai provvedimenti amministrativi e in tale direzione muovono recenti provvedimenti legislativi nazionali cui dovremo adeguarci. Sul punto conosco lo sforzo che sta compiendo, in particolare, il vicesindaco che crede molto alla possibilità di introdurre nella macchina amministrativa le potenzialità offerte dai moderni strumenti di comunicazione. Esiste purtroppo una coriacea resistenza al cambiamento che, in questo ambito, si somma ad una dimestichezza generalmente non elevata, con il risultato che anche i piccoli passi sono difficili da compiere. A onor del vero, nei giorni scorsi ci sono stati problemi al sistema informatico che hanno impedito anche l’adozione di provvedimenti di giunta e hanno comportato una interruzione del servizio di accesso agli atti. Di certo, mettere tutto in un gran calderone non aiuta a fare passi avanti».

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