Domenica scorsa a Pezze di Greco il sindaco Lello Di Bari, nel corso di una breve cerimonia, ha scoperto la targa toponomastica intestata a Benedetto Saracino (una traversa di via della Fiera). Saracino, nativo di Alberobello (provincia di Bari) nel febbraio del 1918, si trasferisce a 18 anni, assieme alla sua famiglia, a Pezze di Monsignore (una contrada di Pezze di Greco). Giovanissimo, comincia a lavorare nella macelleria dello zio Emanuele Ruppi, a Fasano; con il fratello Leonardo viene chiamato alle armi e fatto prigioniero in Russia e viene, successivamente, dichiarato disperso in guerra. A seguito di numerose richieste da parte dei familiari al ministero della Difesa italiana, nel 1999 la Presidenza del Consiglio dei Ministri invia l’atto di morte ai familiari ove si dichiara che Benedetto Saracino, celibe, appartenente al Distretto militare di Lecce appartenente al 23° autotreno, è deceduto l’11 gennaio 1943 a 24 anni. Le sue spoglie giacciono nel cimitero di Temnikov, in Puglia.

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