Sulle sorti dell’ospedale di Fasano si esprime Vito Bianchi con il movimento “in Comune”. “Negli ultimi giorni una questione tanto delicata e tanto sentita dalla popola-zione fasanese è stata affrontata in modo spesso confuso e a volte demagogico. Vogliamo che non si alimentino strumentalizzazioni. Pensiamo, piuttosto, molto semplicemente, che nell’affrontare il problema si debba fare riferimento alla Legge regionale n. 2 del 9 febbraio 2011 (Piano di rientro e riqualificazione del sistema sanitario re-gionale) e alla delibera applicativa della Asl di Brindisi n. 804 del 14 marzo 2011. Tale delibera, nella tabella a pagina 7, prevede espressamente che l’ospedale di Fasano debba senz’altro mantenere 24 posti letto nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, 20 in Pediatria, così come 30 in Medicina generale e 20 in Lungodegenza. Dunque non è assolutamente vero che Fasano debba perdere il reparto di Ostetricia e Ginecologia, nè che i fasanesi siano destinati a nascere altrove, almeno fino a quando non verrà completato l’annunciato polo ospedaliero in località Speziale. Avrebbero dovuto essere invece i reparti di Ostetricia e Ginecologia di Ostuni, insieme a quello di Pediatria, a partire dall’1 maggio 2011, a essere bloccati nella loro attività di ricovero, che “verrà concentrata nel presidio di Fasano, come previsto dal DDG 2791/2010“ (si vedano le pagine 3 e 4 della suddetta delibera della Asl).