Ancora una volta scriteriati atti vandalici hanno danneggiato il monumento simbolo della selva di Fasano: il Minareto. L’antica e originalissima villa in stilemoresco realizzata giusto un secolo fa da Damaso Bianchi nel luogo più panoramico della collina fasanese, prosegue nella sua lenta agonia senza che le istituzioni riescano a dare una svolta e a recuperare in qualche modo la struttura. Nei giorni scorsi, i tecnici dell’Associazione Pro Selva che si sono offerti per effettuare una serie di rilievi alla struttura al fine di eventuali futuri progetti di recupero, hanno constatato come,durante lo scorso fine settimana, ignoti scriteriati hanno utilizzato pareti e porte del Minareto come una lavagna per scrivere messaggi: insomma un inutile imbrattamento da parte di qualche vandalo. Certo, un maggiore controllo, magari con strumenti elettronici, un servizio di vigilanza o semplicemente l’uso della struttura, concessa in uso dalla regione al Comune di Fasano,eviterebbero il ripetersi di tali atti che offendono quanti amano il bello e il territorio. In passato il Minareto è stato oggetto di furti e depredato di quanto contiene: lampioni artistici, impianto di irrigazione del giardino, panchine, cancelli e finanche le pietre di recinzione del muretto a secco. La Selva e il Minareto devono divenire una priorità di chi amministra il territorio, altrimenti, presto il degrado diverrà totale e irreversibile.

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