Il Circolo della Stampa “Secondo Adamo Nardelli” presieduto da Zina Mastro, ha festeggiato il patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales. Il tradizionale appuntamento si è svolto in chiesa matrice dove il priore don Sandro Ramirez ha celebrato una S. Messa, alla presenza di autorità istituzionali e dei rappresentanti del Circolo che riunisce gli operatori dell’informazione e dei giornalisti. All’omelia il celebrante ha proposto una profonda riflessione ispirata al vangelo e al messaggio di papa Benedetto XVI diffuso in occasione della giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Don Sandro Ramirez ha ricordato che ogni uomo è chiamato nella propria vita quotidiana, qualunque sia l’attività che si svolge. Ai giornalisti ha rammentato che la loro è un’attività a servizio della vita della comunità , servizio che deve avvenire in maniera oggettiva e disinteressata, perchè ciಠche si dice e si racconta è la risposta alla chiamata di Dio. Il celebrante ha sottolineato la valenza educativa e formativa di questo lavoro: il giornalista non è un educatore, ma deve avere la consapevolezza di avere valenza formativa, in quanto contribuisce a formare l’opinione. Dunque, dare o non dare una notizia, come la si dà ha una valenza formativa notevole. Perciಠil celebrante ha invitato ad operare con la pazienza del contadino e la precisione del farmacista, e dunque con la capacità di essere precisi (=fedeli alla realtà ) e attenti, soppesando l’uso delle parole e degli aggettivi, con tanti scrupoli e tempo per pensare prima di scrivere. Don Sandro ha augurato agli operatori dell’informazione umiltà , ripensamenti e maturità per ammettere gli errori che si possono compiere. Questo perchè il giornalista è baluardo della legalità : il vero giornalista è custode della legalità e della libertà . Dei giornalisti piegati la società puಠfarne a meno, di quelli seri, no. Ha infine invitato i giornalisti a cogliere la differenza tra realtà e interpretazione affinchè i cittadini diventino più attenti, sensibili e civili, proprio per la valenza educativa del compito al quale i giornalisti sono chiamati. A fine celebrazione sono stati benedetti gli strumenti di lavoro e il presidente Zino Mastro ha ringraziato per la riflessione offerta condividendo le preoccupazioni del priore e invitando le nuove leve del giornalismo locale ad un lavoro obiettivo, senza piegarsi alle richieste dei potenti di turno.

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