Per il penultimo appuntamento della quindicesima edizione del Festival “Di scena a Fasano” promosso dal GAT “Peppino Mancini”, ieri sera (sabato 16 novembre) al Teatro Sociale è stato rappresentato lo spettacolo Regina Madre, opera classica dello scrittore Manlio Santanelli proposta dalla compagnia “FSSL” di San Marco Evangelista (Caserta), per la regia di Domenico Palmiero, anche interprete raffigurante il protagonista. Con lui sul palco, nei panni della madre, la signora Regina, Clementina Gesumaria.
Il palco, trasformato nella porzione di una casa che è al tempo stesso rifugio e prigione, diventa il centro del burrascoso rapporto di madre e figlio, che si versano reciprocamente ricordi, fallimenti, affetti interrotti e un rapporto che ha trascinato entrambi in un duello emotivo. Il figlio Alfredo è un giornalista cinquantenne che si presenta a casa di sua madre che lo accoglie alzandosi a fatica dal “trono” domestico su cui passa le giornate, una poltrona che è diventata la prospettiva da cui, da perfetta matriarca, può ammirare il suo mondo. L’uomo dichiara di voler restare per poter assistere la madre ammalata ma, in realtà, nel cercare di risollevare la sua professionalità ormai agli sgoccioli vorrebbe realizzare uno scoop da cronista senza scrupoli: raccontare gli ultimi mesi e la morte della donna. Ma l’inganno viene allo scoperto e da qui si susseguono visioni del passato, menzogne, difficoltà di affrontare la vita senza l’ausilio di sostanze stupefacenti. Alla fine, sarà il figlio a non saper riuscire ad affrontare le sfide dell’esistenza e, proprio lui, deciderà di porvi definitivamente fine.
Uno spettacolo in atto unico presentato in tutto il suo dramma anche con punte di ironia, di dialetto campano e incredibile realismo, accentuato da una scenografia perfettamente funzionale alla vicenda.
Per concludere il Festival, sabato 23 novembre sarà la volta di “Novecento”, testo di Alessandro Baricco presentato dalla Compagnia “Piano B Teatro” di Como.
Per RD Notizie: Angelica Sicilia