Dal Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE emerge che lo scorso anno i volumi complessivi sono calati del 7,3% rispetto al 2022. Negativo anche il dato pro capite che fa scivolare la regione al penultimo posto nazionale. La provincia di Lecce mantiene il primato per raccolta pro capite e risulta particolarmente virtuosa nella raccolta di frigoriferi e televisori. Ultimo posto per Barletta Andria Trani la cui raccolta è inferiore alla media del Paese in tre dei cinque raggruppamenti in cui vengono raccolti i rifiuti elettronici

Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE – l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia – nel 2023 la Puglia ha raccolto 17.983 tonnellate di RAEE

Si tratta di un risultato in calo del 7,3% rispetto al 2022 più del doppio della flessione registrata a livello italiano (-3,1%). La regione conferma l’ottavo posto nella classifica nazionale.

Discorso diverso in termini di raccolta pro capite: il calo del 7,5% si traduce in 4,58 kg per abitante, valore molto inferiore al dato medio italiano (5,92 kg/ab), che fa così perdere alla regione una posizione classificandola penultima nel ranking nazionale.

Raccolta per raggruppamenti:
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, emerge che il calo dei volumi regionali dipende quasi esclusivamente dalla rilevante perdita (-32,1%) di Tv e monitor (R3) che è però da considerarsi fisiologica al pari dell’andamento nazionale (-32,9%). In leggero calo (-1,1%) anche freddo e clima (R1) la cui raccolta scende così a 6.098 tonnellate.

Compensa la flessione la crescita delle raccolte di grandi bianchi (R2), che registra il +12,6% per un totale di 4.300 tonnellate, di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4), che con il +3,5% sale a 3.362 tonnellate, e di sorgenti luminose (R5) che migliora del +2,2% per un totale di 92 tonnellate.

Va precisato che la performance particolarmente positiva di R2 non è sufficiente a colmare il gap esistente tra la raccolta regionale e il resto del Paese. Divario che si traduce in una raccolta pro capite inferiore di quasi 1 kg (-47%) rispetto al dato medio nazionale (2,07 kg/ab).

 Raccolta per province:
La contrazione dei volumi tocca trasversalmente tutte le province pugliesi. Il calo peggiore lo registra la provincia di Barletta Andria Trani la cui raccolta segna il -13,5% per un totale di 875 tonnellate. Segue Lecce con il -11,2% per 5.454 tonnellate complessive, Foggia con il -9,9% pari a 1.707 tonnellate, e Taranto con il -9,4% per un totale di 1.590 tonnellate. Molto più contenuta invece la flessione della raccolta della provincia di Bari (-0,8%) che si attesta a 5.962 tonnellate.

Nonostante una flessione a doppio digit (-11,3%), la provincia di Lecce mantiene il primato nella raccolta pro capite regionale con 7,03 kg/ab, seguita da quella di Brindisi con 6,28 kg/ab (-7,6%). Da sottolineare che entrambe le province sono particolarmente virtuose nella raccolta di frigoriferi e apparecchi per la climatizzazione (R1), e di televisori e monitor (R3): ogni abitante delle due province ne raccoglie infatti quasi 1 kg in più rispetto alle rispettive medie pro capite nazionali (1,71 kg/ab per R1 e 0,81 kg/ab per R3).

Seguono a distanza le province di Bari con 4,86 kg/ab (-0,8%), di Foggia con 2,85 kg/ab (-10,1%), di Taranto con 2,84 kg/ab (-9,6%). Ultima quella di Barletta Andria Trani con 2,30 kg/ab (-13,5%), che precipita così al terzultimo posto della classifica nazionale.

Raccolta per tipologia di siti:
L’analisi della raccolta regionale dal punto di vista della rete infrastrutturale evidenzia che poco più dell’80% dei volumi di raccolta viene portato presso i centri di raccolta comunali (CdR), il resto presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR).

Questa incidenza non è però identica in tutte province: se a Barletta Andria Trani i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR, in quella di Bari quasi il 30% degli abitanti consegnano i propri RAEE ai retailer di elettronica di consumo.

“Nel 2023 la crescita della raccolta che ha caratterizzato la Puglia l’anno precedente si arresta: la regione subisce una delle peggiori perdite di volumi a livello nazionale perché le variazioni positive nelle raccolte dei RAEE dei raggruppamenti 2 e 4 non sono sufficienti a contrastare il calo fisiologico di Tv e monitor”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Nonostante la crescita i quantitativi di grandi bianchi avviati a riciclo continuano a rimanere molto bassi in tutte le province. Sarebbe auspicabile che le istituzioni si rendessero conto che senza adeguata formazione ai soggetti coinvolti nell’attività di raccolta e senza maggiori controlli da parte degli organi preposti l’incremento atteso non può arrivare. I dati pro capite delle province di Foggia, Barletta Andria Trani e Taranto non raggiungono nemmeno la metà del valore pro capite nazionale, è bene che le tre province lavorino per raggiungere un obiettivo in linea con il Paese, ambizioso con questi livelli di partenza. Uno stimolo potrebbe essere quello degli incentivi economici che si traducono in premi di efficienza più elevati per tutti i gestori della raccolta impegnati anche nell’attività di microraccolta”.

A questo link https://bit.ly/ReportPuglia2023 il Rapporto RAEE 2023 in Puglia.

Piattaforma raeeitalia.it
Chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente i dati della raccolta, può avvalersi di raeeitalia.it, il sito messo a disposizione dal Centro di Coordinamento RAEE che presenta i dati sui RAEE gestiti in Italia dal 2021 ad oggi. Proposto in una nuova veste grafica, consente di analizzare dati con un livello di dettaglio fino ai singoli Comuni.

 

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