Il turismo nel territorio provinciale, ma anche in quello regionale dalla BAT in giù, recuperati livelli di presenze pre-covid, dopo tre lunghi anni.

Ad attestare questa crescita, per tracciare un primo consuntivo, sono i dati di Assohotel-Confesercenti, in simbiosi anche con quelli di Puglia Promozione e dall’Assessorato retto da Gianfranco Lopane.

Il 2023 si è chiuso pertanto con l’incremento del 3% di presenze nelle strutture ricettive rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia. Un dato in aumento anche rispetto allo scorso anno, nonostante l’aumento del costo del denaro e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie.

Il forte incremento dei turisti stranieri, che trainano ancora la domanda, ha contribuito in modo determinante a compiere il sorpasso sul 2019, dimostrazione che la promozione sui mercati esteri è fondamentale. Tutto ciò fa sperare in un 2024 dai risvolti ottimistici. I dati, tra l’altro, delle presenze nel periodo natalizio, esclusi per ovvi motivi stagionali quelli delle località marine, confermano questa tendenza con il classico “sold out”.

Tra le tipologie di vacanza più apprezzate conquistano i primi posti della classifica le strutture ricettive nelle aree rurali/collina di Carovigno, Ostuni, S.Vito dei Normanni e Ceglie Messapica. Poco dietro Brindisi, così come le varie località balneari per un leggero calo della domanda di turisti italiani.

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