Lo ha stabilito il Consiglio di Stato  respingendo l’appello proposto dalla società Monteco avverso l’aggiudicazione dell’appalto.

E’ legittimo l’affidamento dell’appalto del servizio di igiene urbana nel Comune di Fasano in favore della società Gial Plast di Taviano (Le) del valore di 15 milioni di euro. Il Consiglio di Stato ha accolto le tesi difensive del Comune di Fasano che si era opposto ai rilievi avanzati dalla ditta seconda classificata, la Monteco la quale riteneva che l’offerta presentata dai vincitori non fosse remunerativa e non in linea con le indicazioni del bando di gara.
Palazzo Spada (a Roma) ha accolto le tesi difensive dell’avvocato Luigi Quinto nell’interesse dell’impresa vincitrice e dell’avvocato Ottavio Carparelli per il Comune di Fasano, che si sono opposti ai rilievi del secondo classificato che chiedeva l’esclusione della ditta Gial Plast per aver presentato una offerta non remunerativa e non aderente alle prescrizioni del bando di gara.

Si tratta di una delle prime pronunce del Consiglio di Stato sulla recente disciplina Arera, che individua nuovi criteri per la formulazione dei piani economico-finanziari per la determinazione delle tariffe rifiuti, in particolare sul valore economico da attribuire ai mezzi necessari per lo svolgimento del servizio.
Il Comune di Fasano, nel maggio del 2022, dopo la pubblicazione della sentenza di primo grado, aveva sottoscritto il contratto, dando attuazione al sistema di raccolta “portata a porta” sull’intero territorio.

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