Premiate le eccellenze locali e i fasanesi ad honorem.

Notte di stelle a Savelletri per la prima edizione del Premio Internazionale città di Fajano, che punta i riflettori sulle eccellenze locali e sui fasanesi ad honorem.

Il pubblico ha risposto all’invito premiando la manifestazione con una grande affluenza, cogliendo l’occasione per conoscere i propri beniamini. Sul palco storie di successo, di coraggio e determinazione, tra gioia e commozione. La Puglia racconta e si racconta, partendo dalla storia secolare di Fasano, tra la fondazione del Casale di Santa Maria di Fajano nel 1088 e la schiacciante vittoria sui pirati turchi il 2 giugno 1678, con la Madonna di Pozzo Faceto a guidare le gesta eroiche del popolo dal cielo. “La kermesse è stata pensata come evento itinerante – dice l’organizzatrice Laura De Mola, titolare di LDM Services & Communication ed editrice di Go Fasano – e verrà ospitata ogni anno in tutti i luoghi più rappresentativi di Fasano”.

Un’idea che l’imprenditrice fasanese, da sempre attivamente impegnata nella promozione della sua terra, accarezzava da anni. Insieme a lei, a fare gli onori di casa sul palco, la giornalista di Telenorba Maria Liuzzi. Il pubblico presente è stato rapito dai racconti di vita di quanti si sono distinti per il loro impegno nella valorizzazione del territorio.

Di grande caratura il parterre dei premiati di questo primo appuntamento: il calciatore Roberto Donadoni (che ha scelto Fasano come suo buen retiro), il comico nostrano Uccio De Santis (che ha eletto Fasano set privilegiato per il suo Mudù ed i suoi film), la scrittrice Gabriella Genisi (la fiction rai “Lolita Lobosco”, tratta dai suoi libri, è stata girata anche a Fasano), il Dott. Domenico Pastore (Primario dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia dell’Ospedale Perrino di Brindisi, fiore all’occhiello della sanità nazionale), la scienziata Elena Cuoco (a capo del Data Science Office dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo), l’ attrice Rosa Palasciano (candidata ai David di Donatello 2022 per il film “Giulia”), il cantante Franco Fasano (che vanta innumerevoli partecipazioni a kermesse fasanesi, con un cognome che è un omaggio implicito alla città), Vincenzo Deluci (trombettista disabile, che nella passione e nell’amore per la musica, dopo un grave incidente, ha trovato la voglia di ricominciare).

A tutti loro è stato consegnato il prestigioso riconoscimento ideato dall’architetto Martino Pinto, la Ramasola in ceramica, riproduzione dell’intreccio di pomodori Regina di Fasano, realizzato da abili contadini. Un antico simbolo di prestigio sociale, un ramo di sole per l’inverno, che veniva conservato appeso alle volte delle masserie. Ciliegina sulla torta, il noto astrologo Rai Jupiter, che ha regalato al pubblico le previsioni per l’autunno, passando in rassegna i dodici segni zodiacali. Cala il sipario su questa prima edizione del Premio Internazionale città di Fajano, già entrato nel cuore dei fasanesi: dopo l’ottimo riscontro ottenuto, Laura de Mola è già al lavoro per vagliare le segnalazioni per la rosa dei candidati dell’edizione 2024. E le sorprese non mancheranno!

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