I giudici del Tar di Lecce hanno respinto il ricorso cautelare proposto dalla ditta Monteco, confermando l’aggiudicazione in favore della società Gial Plast dell’appalto per il servizio di raccolta rifiuti a Fasano.

Con la sentenza del Tribunale Amministrativo sono state accolte le tesi difensive dell’avvocato Luigi Quinto nell’interesse dell’impresa vincitrice e dell’avvocatura del Comune di Fasano, che si erano opposti ai rilievi del secondo classificato, la Monteco, appunto, che chiedeva l’esclusione della ditta aggiudicatrice, la Gial Plast, per aver presentato una offerta non remunerativa e non aderente alle prescrizioni del bando di gara. L’aspetto di maggior rilievo risiede nel principio affermato dal Tar sul valore economico da attribuire ai mezzi necessari per lo svolgimento del servizio.

Si tratta di una delle prime interpretazioni fornite dal Giudice Amministrativo della recente disciplina ARERA, che individua nuovi criteri per la formulazione dei piani economico-finanziari per la determinazione delle tariffe rifiuti.

Per l’amministrazione comunale di Fasano il nuovo servizio, che interessa un bacino d’utenza di oltre 40mila abitanti e che durante il periodo estivo serve una popolazione che supera le 100.000 presenze quotidiane (per la presenza di turisti e vacanzieri che soggiornano in città e nelle località di villeggiatura del territorio), consentirà l’introduzione di un sistema di raccolta porta a porta in grado di intercettare frazioni differenziate dei rifiuti, riducendo i costi di smaltimento e garantendo un miglior decoro delle aree pubbliche.

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