Dopo tanta attesa, nella serata di mercoledì 23 febbraio nella Sale Agape dell’Istituto “G. Salvemini”, alla presenza del Dirigente scolastico, la prof.ssa Marella Convertino e del Sindaco Francesco Zaccaria, si è aperto il sipario di uno spiritoso spettacolo partecipato che ha visto il coinvolgimento di tutti i commensali.

A conclusione dei moduli PON “Cena con delitto” e “Cucina, tradizione e innovazione”, i ragazzi dell’Istituto sono riusciti a riappropriarsi di uno spazio rimasto a lungo spoglio di quella caratteristica che più lo denota, quella del convito fra amici, che sentimenti d’affetto secondo l’ἀγάπη (agàpe) greca univano nel banchetto.

L’evento, curato dai docenti Teresa Cecere, Giovanni Semeraro, Giusy Guarini, Concetta Galasso e Lucia Grassi è stato il meritato approdo di quella voglia di fare e di vivere l’Istituto come proprio, sentendolo familiare, luogo che ora è possibile tornare a condividere con la propria città e nel quale ci si diverte imparando, unendo non solo due generazioni – gli attori dei progetti sono stati, infatti, gli alunni del diurno, impegnati nelle cucine e gli studenti del corso serale, impegnati come personale di sala – ma anche passione e professionalità, Scuola e Territorio e, appunto, tradizione e innovazione.

Inoltre, la particolare cura dei dettagli si è espressa nell’allestimento della sala a tema carnevalesco, nella preparazione dei menu, nella composizione dei piatti. Agli occhi dei presenti, che si sono ritrovati inaspettatamente coinvolti nella scoperta del colpevole, è risultata evidente l’energia trainante di quelle “buone pratiche” di insegnamento che investono sul ruolo attivo, protagonista dell’apprendimento attraverso la messa in atto di quel “sapere” e “saper fare” relazionali e professionali sempre più richiesti in ambito lavorativo, soprattutto per la centralità del nostro territorio, delle sue ricchezze paesaggistiche ed enogastronomiche.

Un tripudio di colori e di spensieratezza, l’espressione di un’idea condivisa che è alla base dell’Istituto “Salvemini”: quella che la formazione e la costruzione di competenze sempre più elevate non possa sganciarsi dal legame con la propria terra, oltre che dalla gioia di imparare, insieme.

Un sentito ringraziamento va alle cantine UPAL per aver offerto il vino che ha allietato il banchetto e a Fabio Musci della compagnia Improvvisart per la partecipazione speciale allo spettacolo.

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