Si è svolta a Taranto, dal 21 al 24 ottobre, la 49^ edizione della Settimana Sociale, un’occasione di confronto, studio e creazione di strumenti da utilizzare nei territori con l’obiettivo di promuovere il Bene Comune e innescare processi generativi, sostenibili ed etici.

“Non si tratta di un convegno, ma di una piattaforma di partenza per dare speranza e avviare dei processi” ha dichiarato il Cardinale Bassetti, Presidente della CEI, presente ai lavori di tutte le giornate.

Sono stati tanti i semi gettati durante le ricche giornate di Taranto, e per la prima volta vi è stata una presenza massiccia sia di delegati (ben 220 Diocesi rappresentate su 234), che di Vescovi (94 presenze). Ad accompagnare il nostro Vescovo nella delegazione diocesana sono stati: Luigi Pugliese – neo Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, Pasquale Carone – Animatore diocesano del Progetto Policoro ed Eleonora Pane – Assistente Sociale, Scout e giovane collaboratrice della Caritas diocesana.

Le Settimane Sociali nate nel lontano 1907 per iniziativa di Giuseppe Toniolo, primo economista a diventare Beato, hanno da sempre rappresentato un’occasione di approfondimento e confronto su temi legati al mondo del lavoro, l’educazione, la famiglia e il sociale.

Il sentimento comune emerso durante i lavori è che della Settimana Sociale di Taranto c’era un gran bisogno, proprio ora che il nostro Paese cerca di rimettersi in piedi dopo questi duri anni di crisi economica, sociale e sanitaria. L’approccio utilizzato dalle varie personalità che si sono succedute durante le varie giornate è stato quello di evidenziare gli aspetti critici del nostro continuare a vivere in un mondo profondamente malato, sofferente, irrimediabilmente compromesso in alcuni ambiti, e la scelta di Taranto come città che ha ospitato questa edizione è apparsa molto emblematica rispetto a questi temi. Ma non ci si è limitati ad una mera rassegna di analisi e parole, come spesso accade, c’è stata tanta concretezza nelle proposte emerse, soprattutto dai più giovani.

Questi, infatti, hanno avuto un ruolo centrale durante la Settimana Sociale. “L’apporto dei cattolici, ed in particolare dei giovani, per affrontare le crisi e aiutare il mondo a rimettere la fraternità al centro dell’economia è cruciale!” ha dichiarato il Presidente della CEI durante il suo intervento. Anche il Papa, intervenuto con un suo videomessaggio, ha voluto rimarcare quanto sia fondamentale la presenza e l’impegno giovanile nel mondo di oggi, invitandoli a non essere mai ai margini.

E nella concretezza sono venute fuori delle proposte che dovranno adesso essere riportate nei vari territori e nelle diocesi. Dal Manifesto dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile firmato proprio in questa occasione, dopo un lungo lavoro di studio fatto a livello nazionale da giovani e personalità provenienti dal mondo accademico e scientifico, alla valorizzazione delle “buone pratiche” già esistenti sui territori da utilizzare come strumenti di conversione.

Si tratta, dunque, di un processo di “rigenerazione dal basso” che vedrà nei prossimi tempi le nostre comunità locali, diocesi, parrocchie e istituzioni impegnate per ripartire in un’ottica più sana e per connettere meglio ambiente, lavoro e futuro.

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