Campionato ormai archiviato per la Dona Five Fasano che come il resto delle altre formazioni del torneo attende solo l’ufficialità della chiusura definitiva. Nel frattempo però le atlete biancazzurre continuano a mantenere attiva la loro forma fisica per evitare di perdere tonicità muscolare in previsione anche di un prossimo torneo.
Tra queste c’è Brenda Moreira anche lei rimasta a Fasano dopo il blocco imposto per l’emergenza covid-19. Miglior marcatore della stagione con le sue 42 reti messe a segno sino alla sospensione del campionato e con una passione innata per la nostra terra.
“Sono in Italia da tre anni – afferma Brenda – e devo dire che mi trovo molto bene. La mia avventura è cominciata realmente a Fasano visto che nella prima stagione per motivi burocratici non sono mai riuscita a scendere in campo. Dopo essere arrivata alla Dona Five la mia carriera europea è cambiata. Mi sono sentita subito accolta bene e il clima fasanese mi ha subito messo a mio agio”.
Brasiliana di San Paolo la giovane calciatrice si è subito messa in evidenza nel San Bernardo do Campo e dopo qualche stagione ha deciso di provare l’esperienza europea. “Quando sono arrivata in Italia – spiega Moreira – ho cominciato la mia avventura giocando come laterale, per poi assumere il ruolo a me più congeniale: quello da pivot. Un esperienza importante che mi ha portato a segnare ben 27 reti nella scorsa stagione e 42 in questa. Sono molto dispiaciuta di come sia andata questo campionato che avevamo in mano e che certamente avremmo vinto. Ad ogni modo abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte e meritavamo il titolo”.
Dopo la sospensione e il blocco totale imposto dalle autorità nazionali con la conseguente cancellazioni di alcuni voli internazionali Brenda ha deciso di rimanere a Fasano. “Diciamo che in principio ho anche pensato di andare in Brasile per assicurarmi che le condizioni dei miei fossero tranquille – continua il pivot biancazzurro – però dopo aver ricevuto rassicurazioni dai miei cari sono rimasta ben volentieri qui nonostante la chiusura totale. A Fasano mi trovo bene e ci vorrei restare ancora per un po’ di tempo a prescindere dalla ripresa o meno del campionato. In Brasile c’è la mia mamma, che sento tutti i giorni per tranquillizzarla, mio padre una sorella e due fratelli. Stanno tutti bene e come noi rispettano le regole per evitare contagi. Non nascondo una certa paura, perché per loro il rischio contagio è decisamente molto più alto che qui in Italia. In casa mi alleno ogni giorno e quando riapriranno tutto credo che resterò per tutta l’estate che è la mia stagione preferita in attesa di capire cosa succederà nei prossimi mesi quando si spera che questo brutto sogno sia completamente dimenticato”.