L’astronauta ospite del festiva ha incontrato gli studenti al Liceo Da Vinci

Venerdì 25 ottobre presso l’auditorium del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Fasano si è tenuto l’appuntamento della seconda edizione del Festival della Scienza che ha visto ospite Umberto Guidoni, astronauta, astrofisico e scrittore, accompagnato dalla giornalista Anna Puricella di “La Repubblica“ con i ragazzi delle classi quarte e quinte dell’Istituto.

Nell’ anno del 50° anniversario dell’allunaggio compiuto dagli americani Neil Armstrong e Buzz Aldrin, Umberto Guidoni ci ha svelato i segreti dello spazio e degli astronauti. Dopo molti esami medici che attestino lo stato ottimale di salute di ogni candidato astronauta, poiché ogni piccola patologia viene molto amplificata nello spazio, c’è la scelta del settore che si divide tra quello militare (pilotaggio) e quello di fisici, ingegneri e medici aerospaziali. Dopo anni di preparazione, da quella teorica a quella ingegneristica- pratica, con un’esperienza di circa 10 anni e diversi esami superati, un giorno arriva la chiamata del capo degli astronauti di Houston per annunciare la partecipazione alla prossima missione che si terrà dopo un anno. Il professor Guidoni ha volato due volte nello spazio: nel 1996 e nel 2001 a bordo della navetta Columbia, la prima volta per circa 15 giorni percorrendo 10 milioni di chilometri, mentre la seconda a bordo dell’ Endeavour che li portò nella ISS ( International Space Station ) che da circa 20 anni orbita nello spazio alla velocità di circa 28.000 km/h e a 400 km dal suolo terrestre e grande circa come un campo da calcio. Guidoni ha spiegato che il laboratorio spaziale viene mandato avanti da astronauti, fisici, ingegneri e scienziati proveniente da 15 paesi nel mondo tra cui l’Italia, permette numerosi progressi nella vita quotidiana durante la quale abbiamo 36 contatti giornalieri con lo spazio (dal GPS a nuovi farmaci testati in assenza di gravità). La navicella viene allineata alla stazione dove sosterà per 10 giorni. La missione dell’Endeavour fu quella di rifornire i colleghi sulla base spaziale di cibo e nuove apparecchiature. Guidoni ha ricordato che gli astronauti vengono formati con migliaia di tentativi sui simulatori dove affrontano ogni tipo di avaria del sistema, per essere pronti ad ogni evenienza. Durante il decollo e prima della ripartenza Guidoni non ha potuto rinunciare a filmare la visione della Terra dallo spazio, dalla cupola della navicella, dalla quale però non sono distinguibili le città.

Guidoni è stato dunque il primo astronauta europeo a viaggiare nello spazio. Nell’ ultima parte della conferenza ha dichiarato che sarà Artemide, sorella di Apollo, la missione che porterà nuovamente l’uomo sulla Luna, secondo le stime della NASA, nel 2024. L’astronauta riferendosi ai cambiamenti climatici che stanno colpendo il nostro pianeta ha affermato che questi non la distruggeranno, ma metteranno a serio rischio la nostra civiltà poiché, ma non siamo ancora giunti ad un punto di non ritorno. Con queste parole Guidoni ha sancito la fine dell’incontro senza dubbio il più avvincente per gli studenti della seconda edizione del Festival della Scienza.

Leo Cedro

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