Originale mostra con testimonianze di migranti presso Palazzo Pezzola, lo smartphone come contenitore di vite, migrazioni e migranti.
 

Sarà inaugurata a Palazzo Pezzola domenica 20 ottobre alle ore 10:00 la mostra My name is Aisha, un’installazione artistica multimediale e recitata che sarà visitabile gratuitamente fino al 26 ottobre ogni giorno dalle ore 17.00 alle ore 20.30.  

Un progetto ideato dalla compagnia teatrale “Piccola Fanteria Carillon” con Sergio Fantoni e Laura Carioni che racconta storie di migrazioni attraverso i cellulari. Aisha vuol dire “vita”. Un cellulare può contenerne una fetta. Lo stesso telefono che permette di mantenere i contatti con la propria comunità, la propria famiglia, i propri amici.

Per chi attraversa deserti, viaggia nascosto tra le merci di un camion, sopporta le onde del Mediterraneo, lo smartphone o un semplice cellulare è un’opportunità di sopravvivenza. È il modo per orientarsi e mettersi in contatto con chi può salvarli.

Questa installazione multimediale raccoglie le loro voci e cerca di offrire a ciascun spettatore un’opportunità di ascolto, di contatto, su una porzione di spiaggia che evoca quella toccata dai migranti dopo interminabili giorni di viaggio. Le migrazioni sono sempre state una componente fondamentale della storia umana. I viaggi alla ricerca di nuove speranze non si esauriranno mai.

Il progetto “My name is Aisha” è un progetto itinerante e dinamico, in continua evoluzione. Ad ogni tappa infatti cresce e si arricchisce di testimonianze, rispettando quella che è la natura stessa delle migrazioni. Un processo in divenire, insomma, a cui di volta in volta si aggiungono voci dal mondo.

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