Con lo spettacolo teatrale “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Christian Di Domenico entra nel vivo il Festival Tempeste: immagini,suoni, racconti del mediterraneo, organizzato dalla città di Fasano in collaborazione con la Regione Puglia.
La storia di Enaiatollah, portata in scena ieri sera, sabato 8 dicembre, sul palco del Teatro Sociale di Fasano, è entrata nel cuore e nella mente dei fasanesi. Enaiatollah, bambino afgano di 10 anni, dopo la morte del padre è costretto a fuggire da casa a causa delle persecuzioni che rincorrono lui e la sua famiglia; ad un’età tenera si trova a dover affrontare un mondo molto più grande di lui, ma grazie alla propria determinazione e senza perdere mai il sorriso, affronta un viaggio lungo più di quattro anni, attraversano insidie e pericoli dell’Iran, della Turchia, della Grecia giungendo infine in Italia. Durante il viaggio Enaiatollah conosce nuovi amici, alcuni che gli permettono di raggiungere l’Europa con piccoli gesti, semplicemente acquistando il biglietto del bus o del treno. Giunto in Italia, grazie ad un suo amico d’infanzia,conosce una famiglia disposta ad accoglierlo e così dopo mille peripezie riesce anche ad ottenere il permesso di soggiorno.
Oggi Enaiatollah Akbari è dottore in Scienze Politiche e lo deve alla solidarietà degli ‘umani’ che ha incontrato la propria vita. Enaiatollah è solo un bambino, un ragazzo e oggi un uomo che come tanti altri ha provato a scappare dalle guerre e dai pericoli della propria terra; lui ce l’ha fatta, ma molti altri no.
Christian Di Domenico porta in scena questa storia, affinché tutti possano comprendere cosa in realtà si celi dietro lo sguardo di un semplice ragazzo che cerca di venderci un ombrello quando piove o un semplice accendino. Se solo ci si fermasse qualche istante in più ad osservare attentamente lo sguardo di chi si ha difronte, si riuscirebbe a capire tanto.
L’altro non è nessuno, l’altro è una persona uguale a tuttele altre e come tale ha il diritto di essere trattato!