Proposta dalla Associazione teatrale amatoriale in vernacolo e non “Gli amici di Giùàannèedd”, premiata a livello nazionale con la “Bandiera Verde Agricoltura 2017”

L’Associazione teatrale amatoriale in vernacolo e non “Gli amici di Giùàannèedd” di Montalbano di Fasano, presieduta da Mina Schiavone, da poco premiata a livello nazionale con il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2017 promosso dalla C.I.A. – Agricoltori Italiani, presenterà domenica prossima 17 dicembre (ingresso ore 19, sipario ore 20) a Ceglie Messapica, presso il Centro Socio Ricreativo Culturale per Anziani (in via Maresciallo Maggiore) la sua commedia “La famiglia Bellasega”.

Si tratta di una storia, ideata dal regista Piero Sabatelli, ambientata a cavallo tra il 1960 e il 1970, che racconta di tre fratelli scapoli benestanti agricoltori, che hanno ereditato la loro proprietà (ancora indivisa) dai defunti genitori. La sorella casalinga, i due fratelli agricoltori, il più piccolo dei quali fa finta di lavorare nell’azienda di famiglia. Il tempo passa ma nessuno dei fratelli pensa ad un piccolo Bellasega. Intrighi e pettegolezzi rendono questo racconto appetibile tra mille equivoci e tanti aneddoti di vita contadina.

L’Associazione teatrale amatoriale in vernacolo e non “Gli amici di Giùàannèedd” di Montalbano di Fasano è stata una delle 3 realtà pugliesi (unica associazione culturale su tre in tutta Italia) ad aver ottenuto a livello nazionale il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2017, il riconoscimento – promosso da C.I.A. – Agricoltori Italiani –  assegnato a chi, col proprio lavoro, si è distinto nella valorizzazione di eccellenze legate all’agricoltura, l’enogastronomia, l’innovazione e la sostenibilità del comparto primario.

Questa la motivazione con la quale è stato assegnato il premio nazionale nella sezione Agri-Folk:

“Nata nel dicembre del 2010, l’Associazione Teatrale Amatoriale in vernacolo e non “Gli Amici di Giùàannèedd” promuove e diffonde la cultura e l’arte del teatro, ispirando la sua attività alla valorizzazione del territorio, in particolare dell’agricoltura, degli usi, dei costumi, delle tradizioni agricole passate, della cultura agricola.

L’associazione ha sede nel comune di Fasano, in un territorio a forte vocazione agricola noto a livello internazionale per gli ulivi millenari, per i prodotti orticoli di eccellenza e per l’olio extravergine di oliva di qualità che vengono esportati in tutto il Mondo, oltre che per un paesaggio rurale e per gli insediamenti rupestri che rappresentano una forte attrazione turistica, con la presenza di decine e decine di aziende agrituristiche, di centinaia di masserie ancora abitate.

Tra i soci fondatori ed aderenti alla associazione vi sono molti agricoltori, imprenditori agricoli e  braccianti agricoli, la maggior parte impegnati anche direttamente nella recitazione.

Le numerose commedie inedite fino ad ora portate in scena dall’associazione sono il frutto della fantasia e dell’amore per la propria terra, per le tradizioni, per l’agricoltura. In ogni opera teatrale ideata e realizzata dall’associazione non mancano, inoltre, figure legate la mondo contadino e cenni di storie contadine avvenute nel secolo scorso. La maggior parte delle opere sono ambientate in masserie, ed hanno quasi sempre come attore principale “u massàre” ovvero il custode della masseria. Un esempio vincente che ha saputo, con successo, legare l’arte del teatro con il mondo della cultura e delle manifestazioni popolari rappresentative del territorio”.

La Associazione “Gli Amici di Giùàannèedd” è fortemente impegnata nella valorizzazione del territorio, in particolare della agricoltura, degli usi, dei costumi, delle tradizioni agricole passate, della cultura agricola, nella promozione di prodotti agricoli locali tipici e nella valorizzazione della biodiversità.

La Associazione dal 2016 ha, inoltre, istituito anche una sezione teatrale riservata ai più piccoli – una ventina di bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 15 anni – proprio con l’obiettivo di tramandare il vernacolo ma anche le tradizioni, gli usi, i costumi della cultura contadina locale ai più piccoli, alle donne e agli uomini di domani.

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