Ricevute lunedì mattina, 23 ottobre, dal sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, le delegazioni straniere dei quattro centri educativi e scuole d’inclusione fra disabili e normodotati che, in partnership con l’associazione locale “Accordiabili” del trombettista Vincenzo Deluci, partecipano al progetto Erasmus “Bridging differences through music” (colmare le differenze attraverso la musica) che sono a Fasano in questi giorni (ripartiranno domani), grazie proprio ad “Accordiabili”.

Così il sindaco, auspice il consigliere comunale Donato Marino che ha fatto da trait d’union fra il sodalizio fasanese e l’Amministrazione comunale, ha salutato le delegazioni dei centri educativi e delle scuole delle città di Almendralejo (Spagna), Isparta (Turchia), Cluj-Napoca (Romania), Tychy (Polonia). Supportato da Daniela Tardonato (dello staff del sindaco) che ha tradotto in inglese e dall’inglese in italiano gli interventi di tutti i presenti, Zaccaria si è detto «onorato di ricevere le delegazioni di quelle istituzioni che si occupano di integrare disabili e normodotati, anche attraverso l’arte, e la musica in particolar modo, linguaggio universale per eccellenza.

La musica unisce, al di là delle lingue parlate da ciascuno e questo interessantissimo progetto ha potuto coinvolgere la nostra città grazie a Vincenzo Deluci ed alla sua “Accordiabili”, sodalizio di cui andiamo fieri – ha sottolineato il sindaco – che è diventato un modello associativo in Italia con l’obiettivo di costruire strumenti musicali altamente tecnologici su “misura” per ciascun tipo di disabilità». Lo stesso Deluci ha voluto dire la sua sull’importanza del progetto al quale l’associazione ha aderito e «su questo splendido scambio di “visite” tra delegazioni delle città partecipanti, il cui ultimo meeting internazionale si concluderà a giugno in Spagna.

Il progetto, peraltro, ha anche una valenza di tipo turistico – ha aggiunto il trombettista fasanese – giacché in questi giorni le delegazioni hanno visitato, oltre che Fasano, Alberobello, Monopoli, Castellana Grotte e le loro bellezze».

Un siparietto simpatico fra il sindaco Zaccaria ed il coordinatore spagnolo del progetto (che ha detto di aver imparato a Fasano un’espressione dialettale, classica frase da parolaccia fasanese proferita in Sala ed alla quale il primo cittadino ha risposto altrettanto in dialetto) ha concluso la cerimonia, nella quale ciascun rappresentante delle quattro nazioni ha raccontato l’esperienza della propria scuola di appartenenza. Classica la chiusura, infine, con lo scambio di doni.

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