Da anni non si vedeva una così grande partecipazione popolare ad una manifestazione diprotesta. La TARES le cui bollette sono piombate nelle case dei fasanesi sorprendendo tutti per l’entità dell’aumento, ha atto esplodere la protesta che si è spressa con una grande manifestazione popolare. Un corteo di pareccchie centinaia di persone, che si è ingrossato man mano che procedeva, ha attraversato le vie cittadine da piazza Moro a via Piave, corso Vittorio Emanuele per concludersi in piazza Ciaia dove circa duemila persone si sono ritrovate al grido “libera nos a TARES”. Gli animatori del corteo sono saliti sul palco e, ribadendo la pacificità e la democraticità della protesta hanno chiesto all’amministrazioe, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di rivedere i conteggi del tributo che ha messo in crisi le famiglie e che costringerà moltissime attività commerciali a chiudere i battenti con la conseguente ulteriore perdita di posti di lavoro. Si sapeva che il passaggio dalla tassa rifiuti alla TARES avrebbe comportato un considerevole aumento del tributo, ma le bolette del saldo 2013 arrivate nelle case dei fasanesi hanno sbigottito tutti sia per l’entità sia per le modlaità di applicazione della tassa, tanto che dubbi sono sorti circa le modalità dei conteggi. Non si escludono altre manifestazioni di piazza, mentre l’amministrazione comunale ha deciso di derogare ulteriormente i termini della scadenza e lapossibilitàdi rateizzare il tributo.

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