Si è svolta presso la Sala Verde della Camera di Commercio di Brindisi la sesta assemblea elettiva provinciale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) della provincia di Brindisi che ha avuto come tema “Più agricoltura per nutrire il mondo, più reddito per gli agricoltori”, nel corso della quale sono stati sollevati una serie di problemi che stanno attanagliando l’agricoltura brindisina. All’Assemblea hanno partecipato 35 delegati eletti nelle assemblee comunali e sono intervenuti al dibattito numerosi imprenditori agricoli che hanno posto con forza il problema del reddito delle aziende agricole e delle difficoltà degli ultimi anni. L’Assemblea ha riconfermato all’unanimità il presidente provinciale Giannicola D’Amico ed eletto il vicepresidente Cosimo Santoro, ed ha nominato la giunta provinciale che sarà composta, oltre che dal presidente e vicepresidente, da altri tre imprenditori agricoli: Salvatore De Luca, Franco Ferrara e Angelo Melpignano. All’assemblea provinciale sono intervenuti il vicepresidente nazionale vicario della Cia Dino Scanavino, il presidente regionale Antonio Barile, il vicepresidente regionale Donato Petruzzi, il direttore provinciale della Cia di Brindisi Luigi D’Amico, oltre a numerosi invitati tra cui i rappresentanti delle altre organizzazioni sia agricole che sindacali operanti a Brindisi e numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il senatore Nicola Latorre. Nel documento politico approvato dalla assemblea provinciale della Cia sono stati evidenziati una serie di problemi che stanno pesantemente condizionando l’agricoltura brindisina, alle prese con una crisi senza precedenti. Da un lato l’aumento tra il 7 e l’8% dei costi produttivi, contributivi e burocratici, dall’altro i prezzi dei prodotti agricoli alla produzione da fame – solo per fare un esempio il prezzo delle olive in questa annata agraria ha subito una riduzione in media del 30% rispetto allo scorso anno – e il calo della produzione dovuta anche al maltempo e, nel caso degli oliveti, alla presenza degli storni che stanno distruggendo i raccolti. Il numero di aziende agricole in provincia di Brindisi si è ridotto del 12,8% nel quadriennio 2009/2012, con la chiusura di 1185 imprese agricole, e del 4,8% tra il 2011 e 2012, con la chiusura di 402 aziende. A incidere su tutto anche la burocrazia asfissiante – secondo uno studio della Cia ogni agricoltore spende 2 euro per ogni ora di lavoro, 20 euro al giorno, 600 euro al mese, 7200 euro all’anno per “fare” le carte (ogni impresa produce ogni anno 4 chilometri di carte) – e le vessazioni imposte dagli enti locali, come la Cosap (Canone di occupazione del suolo pubblico) istituita dalla Provincia di Brindisi, l’aumento del 100%, sempre adottato dalla Provincia, delle spese di istruttoria per le concessioni relative ai pozzi irrigui, la concessione di volumetrie annuali di acqua davvero ridicole che non consentono agli agricoltori nemmeno di poter effettuare il minimo della irrigazione. Particolare attenzione è stata riservata nel documento politico approvato dalla Assemblea della Cia di Brindisi alla questione relativa alla sicurezza nelle campagne – in particolare sono stati segnalati dagli agricoltori furti di trattore, furti e danneggiamenti agli impianti di irrigazione, furti di cavi elettrici e furti di interi ulivi che di notte verrebbero tagliati e rubati quasi certamente per farne legna – sulla quale la Cia solleciterà il potenziamento dei controlli nelle campagne soprattutto nelle ore notturne e un maggiore coordinamento tra le forze dell’ordine. Nel corso della assemblea provinciale si è parlato anche della Riforma della Nuova Pac (Politica agricola comune) 2014/2020, alla quale è legata la sopravvivenza di tante imprese agricole. Relativamente alla Pac l’Italia riceverà 41,5 miliardi, di cui 27 saranno destinati ai pagamenti diretti agli agricoltori, 4 per la Ocm e 10,5 per lo sviluppo rurale. È stata chiesta una Pac in cui gli aiuti vadano agli agricoltori veri, una Pac che semplifichi e in cui si riducano le differenze inique, una Pac che riservi attenzione ai giovani. L’assemblea provinciale ha approvato, inoltre, una serie di proposte tra cui la istituzione a livello comunale degli sportelli unici per le pratiche agricole, la istituzione della banca dati unica degli esiti dei controlli amministrativi; la difesa delle indicazioni geografiche, delle etichettature dei prodotti; il contrasto alla contraffazione e alle frodi; la promozione del Made in Italy; un migliore accesso al credito. Particolare attenzione sarà riservata nei prossimi mesi dalla Cia di Brindisi al rafforzamento della filiera corta con il progetto “Spesa in campagna”, e alle attività legate all’agriturismo, alla agricoltura sociale, alla novità delle “fattorie sportive”

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