Si svolgerà nella serata di domani (Sabato 26 ottobre) alle ore 21 presso il Teatro Sociale la cerimonia di premiazione della V edizione del Festival di teatro amatoriale “Di scena a Fasano” organizzato dal Gruppo di Attviità Teatrali Peppino Mancini con il patrocinio del Comune di Fasano e la partnership dello Studio Dentistico Rotunno. Una quinta edizione ricca di qualità teatrale e soddisfazioni, così come così come dichiarato dallo stesso direttore artistico Mimmo Capozzi ai microfoni di Radio Diaconia: “Un bilancio assolutamente positivo, – commenta Capozzi – abbiamo registrato un incremento nella vendita di abbonamenti e biglietti, e questo ci lusinga per quanto riguarda l’attenzione che il pubblico ha riservato al Festival. Abbiamo proposto uno spaccato di qualità del teatro italiano con una eterogeneità di generi teatrali: il pubblico ha avuto così modo di sorridere, riflettere ed emozionarsi. La mission del nostro festival è anche quella di educare il pubblico al teatro, e possiamo dire che è stata perseguita”. Otto gli spettacoli in scena per la quinta edizione del Festival, ma solo sei in gara per accaparrarsi l’ambito primo premio di 1.000 €. Gli altri riconoscimenti in palio sono: miglior regia, miglior attore, migliore attrice, premio stampa e premio UILT Puglia. Un ulteriore premio di 500 € sarà assegnato anche dal pubblico che ogni sera, all’uscita dal teatro, è stato chiamato ad esprimere il proprio voto sulla rappresentazione. La giuria tecnica è composta dal regista Massimo Bellomo, dal dott. Peppino Palasciano, dal giovane attore professionista fasanese Michele Savoia, dal direttore del festival Mimmo Capozzi e presieduta dal regista Francesco Brollo. La serata di premiazione sarà anticipata dall’ultimo spettacolo del cartellone artistico del festival. Si tratta di “In due nel deserto”, una rivisitazione al femminile di “Aspettando Godù” (con l’accento sulla o) a cura della Compagnia del mulino di Valenzano (BA). Questa la presentazione dell’ottavo spettacolo: Due strani individui, Estro e Vlad, si incontrano in un luogo perchè convocati da un debitore comune. Mentre attendono si imbattono dapprima in Spav, uno spaventapasseri terrorizzato da un energumeno di nome Bombo, poi essi stessi incontrano l’omaccione che terrorizza tutti quanti con la minaccia di un cannone che tiene ben celato. Una sola persona riesce a spaventarlo: una ragazza che, ricordandogli i suoi obblighi familiari e genitoriali vorrebbe da lui un risarcimento.