Si svolgerà anche a Pezze di Greco, domenica 14 luglio 2013, la “Giornata Mondiale del Rene”, manifestazione organizzata dalla International Society of Nephrology and the International Federation of Kidnet Foundations e che in Italia vede la partecipazione della Fir onlus (Federazione Italiana del Rene) e dalla Società Italiana Nefrologia. Anche quest’anno ha aderito all’evento la Croce Rossa Italiana. Si tratta del secondo appuntamento annuale che il Comitato Locale di Croce Rossa di Fasano organizza nel territorio comunale. Infatti domenica 17 marzo l’evento si è svolto a Fasano centro mentre ora lo stesso sarà riproposto a Pezze di Greco. Sarà possibile sottoporsi gratuitamente al test delle urine, alla misurazione della pressione arteriosa, del peso e dell’altezza recandosi, domenica prossima dalle ore 7,30 alle ore 11, nell’ambulatorio Cri sito in corso Nazionale nr. 123 a cura dei volontari di Croce Rossa e del Corpo delle Infermiere Volontari Cri di Fasano sotto la supervisione della dott.ssa Palmira Schiavone, nefrologa in servizio presso l’Ospedale “Perrino” di Brindisi. Un impegno dei volontari della Cri fasanese per ribadire l’importanza fondamentale dei reni e per sensibilizzare l’opinione pubblica che quando essi si ammalano è possibile non accorgersene. D’altra parte, in Italia, come nel resto del mondo, le malattie renali sono in continuo aumento: ancora troppe persone giungono alla dialisi e al trapianto. Un semplice esame delle urine e il dosaggio della creatinina nel sangue sono il primo passo per diagnosticare una malattia del rene. In Italia sono circa 6 milioni i cittadini affetti da insufficienza renale. Attualmente sono in dialisi 45mila soggetti, mentre 10 anni fa erano 37mila, con un incremento pari al 22%. Sono portatori di trapianto di reni 17mila soggetti, mentre nel 2000 erano 9.500, con una crescita del 78,9%. Cresce in particolare il trapianto di rene da vivente: più 13% in base ai dati del Centro Nazionale trapianti. Identificare una malattia renale in fase precoce può essere utile per prevenirne l’evoluzione e le complicanze.

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