In movimento “in Comune” rappresentato da Vito Bianchi ha diffuso il seguent comunicato stampa in merito alal vicenda quote IMU del Comune di Fasano: “Siamo purtroppo alla mercé dei mutanti umori di un governo cittadino che non fornisce sicurezza ai Fasanesi e, anzi, persevera nell’incoerenza e alimenta le incertezze sul da farsi, sfiorando la schizofrenia politico-amministrativa, in un periodo storico in cui, al contrario, ci sarebbe bisogno di scelte politicamente concrete e durature, tali da fornire alla cittadinanza dei punti di riferimento stabili”. E’ questo il severo giudizio di Vito Bianchi, capogruppo del movimento “in Comune”, in relazione alle ultime scelte della giunta comunale in fatto di Imu. “La giunta comunale fasanese – aggiunge il docente universitario e scrittore – si produce in sforzi d’alchimia estrema nell’intento di tamponare le falle di un bilancio che, evidentemente, gestisce da ben undici anni. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: molto affanno, e zero prospettive di sviluppo per la città. Ma per programmare il proprio futuro, ogni cittadino ha necessità di conoscere gli indirizzi di chi governa la comunità, Imu compresa, regolandosi di conseguenza, anche in funzione delle proprie iniziative economiche. Qui a Fasano, invece, un anno il sindaco Di Bari intraprende un determinato percorso, un altro ritorna sui propri passi cambiando completamente linea. Risultato: si raddoppia l’aliquota sulla prima casa e viene a diminuire quella sulla seconda, terremotando le certezze della cittadinanza. Il tutto, mentre a livello nazionale il leader cui lo steso Lello Di Bari fa riferimento, e cioè Silvio Berlusconi, sta spingendo fortissimamente per abolire completamente l’Imu sulle prime case degli Italiani. Insomma: Di Bari raddoppia, Berlusconi azzera: siamo al grottesco di una politica che gioca sulla pelle dei cittadini. Personalmente – continua Bianchi – ritengo che l’Imu, a Fasano, si sarebbe potuta tranquillamente eliminare sulla prima casa, e sostanziosamente ridurre sulla seconda. Come? E’ semplice: razionalizzando le risorse, risparmiando su varie spese inutili, eliminando tanti sprechi amministrativi e abbassando altri costi, come per esempio l’onerosissimo contratto per la raccolta dei rifiuti, stipulato in fretta e furia con la Tradeco, laddove si sarebbe potuto attivare il disciplinare dell’Aro, l’Ambito di Raccolta Ottimale fra i Comuni che sono obbligati a gestire insieme la nettezza urbana (di cui Fasano è capofila): ne sarebbe derivato un più economico servizio di raccolta della spazzatura. Tanto più che, a oggi, a Fasano la raccolta dei rifiuti è ancora affidata, in proroga, alla Monteco la vecchia azienda! Ma si sa, intorno ad appalti da milioni e milioni di euro annui, vorticano sovente interessi plurimi. E i cittadini, intanto, pagano…”.

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