Le “Giornate di Studio” organizzate di concerto con il “Centro Studi Valerio Gentile” hanno lo scopo di maturare una riflessione aperta a tutta la città sulla storia e la cultura di Fasano in età moderna. Oggetto di approfondimento della rassegna di quest’anno è l’antica tradizione locale della vestizione delle effigi sacre della Vergine. Il primo appuntamento, la mostra intitolata “Maria icona di stile”, può essere visitata sino a lunedi 17 giugno presso la chiesa del Purgatorio di Fasano. SI tratta di una l’esposizione di preziose vesti per il culto mariano, gentilmente messe a disposizione dalle confraternite locali. La mostra è ad ingresso libero. Il secondo appuntamento tematico è fissato invece per mercoledì 12 giugno alle ore 19 presso la Sala di rappresentanza del Comune di Fasano, con la presentazione del nuovo libro della prof.ssa Antonietta Latorre intitolato “Le statue vive. Madonne vestite a Fasano. Culto arte e devozione”, edito da Schena Editore. La serata sarà presentata dalla prof.ssa Mimma Pasculli Ferrara, presidente del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia. Interverranno per un saluto Lello Di Bari (sindaco di Fasano), Lucio Legrottaglie (presidente del Comitato Giugno Fasanese) ed Angela Schena (editore). Le statue vestite, sono un fenomeno storico-artistico iniziato nel XIII secolo, ma che si sviluppò particolarmente tra il Seicento e il Settecento. Con il termine “manichino vestito” si indica inoltre una statua leggera maneggevole, commissionata quasi sempre dalle confraternite, e destinata ad uso processionale. Le “statue abbigliate” o Madonne vestite appartengono dunque alla storia delle religioni e della devozione, ma anche alla storia sociale ed economica, alla storia dell’arte e del tessuto, all’antropologia religiosa, alla sociologia. Inoltre, in quanto manufatti e oggetti artistici o di alto artigianato, interessano i temi della conservazione e del restauro. Nella storia di Fasano, le Madonne “vestite” rappresentano, sin dal Seicento, un insostituibile e prezioso patrimonio: un tempo molto diffusi, interpretano il vissuto socio-religioso e devozionale della comunità cittadina e la varietà dei culti mariani presenti. Molto amate e venerate come efficaci rappresentazioni della Madre celeste, queste effigi sono particolarmente care all’anima del popolo fasanese, che nel corso dei secoli si è affidato alla sua potente protezione e intercessione, specialmente nei momenti più difficili e travagliati della sua storia quasi millenaria.

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