Nei prossimi giorni il Comune di Fasano e le società Enel spa e Enel Sole srl sottoscriveranno l’accordo raggiunto secondo cui le società elettriche corrisponderanno 850mila euro al Comune e rinunceranno all’istanza (già presentata alla Corte d’appello di Lecce) con la quale chiedono la sospensione dell’esecuzione della sentenza del Tribunale di Brindisi del 5 aprile scorso che le condanna al pagamento in favore del Comune di 1milione e 716.540 euro (oltre interessi, per un totale di 2milioni e 7.881,51 euro) per interventi manutentivi alla rete elettrica del Fasanese che il Comune ritiene non essere mai stati effettuati dal ’91, dalle società in questione. «Abbiamo ritenuto che, allo stato, in relazione al primario interesse pubblico del Comune, la proposta di accordo avanzata dalle società elettriche potesse essere accolta favorevolmente – afferma il sindaco Lello Di Bari – innanzitutto perché non possiamo escludere che possa essere accolta l’istanza presentata dalle società di sospensione dell’esecutività della sentenza e, dall’altro lato, non possiamo essere certi – sottolinea il sindaco – dell’esito di una eventuale controversia giudiziaria da noi innescata, qualora le società elettriche non dovessero pagare la somma per la quale sono state condannate dal Tribunale, per recuperare integralmente il nostro credito. Dunque, ci è sembrata la cosa più giusta da fare: accogliere la proposta delle società Enel – spiega Di Bari – e, così, introitare di certo il 50 per cento della somma che le società devono al Comune, a parte gli interessi maturati». I fatti. Il 9 aprile scorso, dopo 4 giorni dalla sentenza del Tribunale brindisino di condanna delle società Enel al pagamento in favore del Comune di Fasano dei circa 2 milioni di euro, lo stesso Comune (avvalendosi dell’immediata esecutività della sentenza), con apposita lettera inviata alle società, chiedeva il pagamento dell’intera somma entro il termine perentorio di 15 giorni. Sennonché le due società Enel, attraverso i propri legali, proponevano appello alla Corte d’appello di Lecce contro la sentenza del Tribunale di Brindisi e, nel contempo, chiedevano la sospensione dell’esecuzione della sentenza. Inoltre, il 2 maggio scorso le due società Enel presentavano al Comune la proposta di accordo (che verrà sottoscritta formalmente nei prossimi giorni), in attesa di quello che sarà l’esito del giudizio d’appello della Corte di Lecce sull’impugnazione della sentenza di primo grado del Tribunale brindisino. Così che, con l’accordo, le due società rinunciano a chiedere la sospensione dell’esecuzione della sentenza. Gli 850mila euro che le due società Enel verseranno nelle casse del Comune, come da accordo da sottoscriversi nei prossimi giorni, verranno suddivisi in due tranche di pagamento: i primi 425mila euro verranno versati entro il prossimo 15 giugno, mentre gli altri 425mila euro verranno versati nelle casse del Comune entro il prossimo 30 ottobre. Si tratta, sostanzialmente, del 50 per cento di quel milione e 700mila euro all’incirca dovuto dalle società Enel al Comune (a parte i quasi trecentomila euro di interessi maturali), in attesa di quel che sarà il pronunciamento della Corte d’appello di Lecce sull’appello proposto dalle due società Enel avverso la sentenza di primo grado del Tribunale brindisino. Così che se la Corte d’appello di Lecce accoglierà l’istanza delle società elettriche, il Comune sarà costretto a restituire gli 850mila euro introitati, in caso contrario (ossia se la Corte d’appello rigetterà l’istanza d’impugnazione delle due società Enel) il Comune otterrà il pagamento della somma restante (gli altri 850mila euro, oltre agli interessi di quasi trecentomila euro). L’accordo verrà sottoscritto nei prossimi giorni dal sindaco Lello Di Bari (per il Comune di Fasano) e dai rappresentanti legali Livio Giovanni Battista Maria Gallo (per Enel spa) e Giovanni Maria Pisani (per Enel Sole srl).

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