Si è tenuta nei giorni scorsi a riunione nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, a Fasano, sulla possibilità di revisione della localizzazione dell’antenna Vodafone e H3G già funzionante alle spalle della Casina municipale, a Selva di Fasano. Voluto dal sindaco Lello Di Bari, l’incontro si è chiuso con l’impegno dell’Amministrazione comunale a proporre l’ipotesi di un nuovo sito e, dalla parte delle società telefoniche, la disponibilità a verificare la validità dell’eventuale nuova area compatibilmente con le capacità di copertura del segnale che la nuova area garantirebbe, e l’esborso economico per lo spostamento dell’antenna. All’incontro hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle due società telefoniche ed al primo cittadino, anche gli assessori De Mola, Ammirabile, Moncalvo, Angelini, Vinci, i dirigenti comunali Carrieri, Carparelli (Polizia municipale), Belfiore, i capigruppo consiliari Bianchi (movimento “In Comune”), Rosato (Fasano democratica), Pagnelli (Fasano cambia colore), Zizzi (Udc), Scianaro (Circoli Nuova Italia), Fanelli (Pd). E’ stato il sindaco ad introdurre i lavori, facendo l’excursus autorizzativo dell’antenna: «All’inizio dell’iter, non avevo personalmente seguito la vicenda – ha detto -; in ogni caso, successivamente, ricordo che incontrammo l’associazione “Pro Selva” e ci accordammo sul fatto che i siti individuati originariamente (ossia Minareto e Orto botanico) non dovessero essere autorizzati all’installazione dell’antenna, per cui puntammo sul tetto della Casina municipale, con la contropartita delle società telefoniche della ristrutturazione dello stesso tetto. Quando, infine, ho visto l’antenna installata nel parcheggio della Casina, sono rimasto sorpreso. A seguito sono nate molte polemiche sulla localizzazione del parcheggio e, dunque, ho pensato di mettere intorno ad un tavolo tutti i protagonisti della vicenda». Sono intervenuti, successivamente, i capigruppo consiliari Rosato e Bianchi che hanno puntato l’attenzione sul forte impatto visivo creato dall’antenna (per Rosato) ed anche sugli eventuali rischi per la salute, considerata la presenza del vicino circolo tennis (per Bianchi, che ha anche ricordato tutte le iniziative messe in cantiere dal suo movimento: interrogazione consiliare, convegno, concerti dal vivo proprio sotto l’antenna silvana). Le società telefoniche hanno sottolineato la stranezza della situazione venutasi a creare, tenuto conto delle autorizzazioni ricevute proprio dall’Amministrazione comunale all’installazione dell’impianto, dei pareri favorevoli dell’Arpa (dunque, hanno affermato i rappresentanti di Vodafone e H3G, non è poi così vero che le antenne originino radiazioni fortemente pericolose per la salute dei cittadini della zona); hanno, poi, sottolineato, come l’impianto sia costato 60mila euro, oltre ai 15mila investiti per la ristrutturazione della sede dell’Ufficio postale della Selva, come contropartita all’Amministrazione comunale per l’autorizzazione all’installazione dell’impianto. Le società telefoniche hanno sottolineato come la scelta del parcheggio della Casina non sia stata casuale, bensì riveniente dal fatto che il sito è il punto più alto della collina silvana e, dunque, l’antenna installata offre una copertura del segnale maggiore e che, la zona, potrebbe fare il paio con quella già individuata di Canale di Pirro, in maniera da coprire con un segnale valido l’intera zona collinare. Anche il sindaco Di Bari ed il capogruppo Scianaro hanno voluto sottolineare che fa maggior danno l’esposizione ai telefonini usati incautamente, e, persino, le abat-jour posizionate sui comodini vicini ai letti, che non un’antenna di siffatte dimensioni. L’assessore Ammirabile ha voluto rimarcare che l’iter autorizzativo è stato del tutto trasparente, mentre l’assessore Angelini ha proposto la redazione di un piano che incroci, da un lato, il numero dei siti individuabili, e, dall’altro, la capacità di copertura del segnale che questi stessi siti individuabili potrebbero garantire.

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