Anche Fasano, come le principali città turistiche, si appresta ad introdurre a partire dal prossimo anno la “Tassa di soggiorno”. L’iniziativa è stata presentata con apposita conferenza stampa nella giornata di mercoledì 21 novembre. Al tavolo, il primo cittadino Lello Di Bari che ha spiegato come la scelta sia una conseguenza dei sempre minori trasferimenti dallo Stato agli enti locali e della volontà dell’amministrazione comunale di non aumentare la tassazione sui concittadini. La tassa sarà applicata soltanto nei sei mesi di forte afflusso turistico, ossia da maggio a ottobre. Per andare incontro agli albergatori, la tassa sarà pagata dai turisti soltanto nei primi tre giorni di pernottamento. Esenti dal pagamento saranno invece i diversamente abili e il rispettivo accompagnatore. I fondi derivanti dal versamento dell’imposta verranno destinati esclusivamente, così come prevede la normativa vigente, a realizzazione e manutenzione di infrastrutture ed opere pubbliche a fini turistici. “Abbiamo voluto effettuare una proiezione degli eventuali introiti – ha spiegato il Sindaco – basandoci sui dati dei turisti e vacanzieri relativi allo scorso anno. Ebbene, se l’avessimo introdotta nel 2011, il Comune avrebbe introitato 438mila euro: una somma di tutto rispetto.” Perplessi i consiglieri comunali del Partito Democratico, Vittorio Fanelli e Luana Amati, che hanno definito il nuovo balzello pericoloso per l’intercettazione dei flussi turistici in città e per le possibilità di spesa dei turisti in vacanza dalle nostre parti. Inoltre i Democratici hanno auspicato che i fondi derivanti da questa nuova tassa vengano investiti nella redazione del Piano Comunale delle Coste di cui la litoranea fasanese ha tanto bisogno. Lello Di Bari ha rassicurato pero i consiglieri del Pd dichiarando “una somma è già stata destinata a questo scopo nel Bilancio di previsione approvato nell’estate 2012 e che, dunque, la proposta mi è sembrata del tutto pretestuosa”. L’assessore alla Promozione del Territorio, Laura De Mola, ha affermato di aver svolto tre incontri con gli operatori turistici per discutere le priorità sulle opere pubbliche turistiche da realizzare: “Abbiamo deciso – ha dichiarato De Mola – di reincontrarci nei prossimi giorni per redigere una scaletta completa di interventi». Le tariffe verranno praticate a seconda della tipologia delle realtà turistico-ricettive operanti sul territorio fasanese, per i primi tre giorni di pernottamento (valida da maggio a ottobre), con il seguente schema: – Strutture alberghiere a 1 e 2 stelle (14 nel territorio comunale): 1 euro a notte – Strutture alberghiere a 3 stelle: 1,50 euro a notte – Strutture alberghiere a 4 stelle: 2 euro a notte – Strutture alberghiere a 5 stelle: 2,50 euro a notte – Strutture alberghiere a 5 stelle lusso: 3 euro a notte – Campeggi (complessivamente sono 2) a 1, 2, 3 e 4 stelle: 1,50 euro a notte – Case per ferie e villaggi turistici a 4 stelle (complessivamente 3): 1,50 euro a notte – Strutture extra alberghiere con caratteristiche di civile abitazione nel Fasanese (68 attività tra Affittacamere professionali e B&B): 1,50 euro a notte – Agriturismi (complessivamente 14): 1,50 euro a notte. Esenti diversamente abili e rispettivi accompagnatori, nonché bambini sotto i 12 anni. Gli utenti dei complessi termali e i gruppi composti da più di 20 persone usufruiranno di una riduzione del 50 per cento. Le tariffe saranno oggetto di approvazione di un’apposita delibera di giunta comunale, mentre il Regolamento che disciplina l’imposta verrà approvato in una delle prossime sedute del Consiglio comunale, dopo il passaggio all’esame della commissione consiliare permanente, e dovrebbe prevedere ulteriori determinazioni in fatto di esenzioni e riduzioni nell’applicazione dell’imposta stessa.

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