Il 1° Maggio a Fasano è sopratutto una festa di turisti che approfittano della ricorrenza per un ponte o una breve vacanza nelle strutture del territorio. La città tradizionalmente non celebra la ricorrenza civile, bensì quella religiosa. Infatti in città è la Confraternita di san Giuseppe, che tradizionalmente associa gli artigiani della città , a onorare il proprio patrono nella ricorrenza del 1° maggio, festa liturgica di san Giuseppe lavoratore. Anche quest’anno gli associati al pio sodalizio hanno portato in processione la statua di san Giuseppe dalla chiesa Matrice in piazza Ciaia, dove è stato allestito un palco/altare sul quale il priore di Fasano, don Sandro Ramirez ha celebrato la S. Messa. Nell’omelia il sacerdote ha accentrato l’attenzione sulla straodinaria figura del santo, custode di Gesù, di Maria e dell’intera chiesa, della sua figura di lavoratore e ha ricordato Francesco Loprete, storica figura di responsabile della confraternita di san Giuseppe scomparso proprio pochi giorni fa. Il discorso non poteva che coinvolgere anche il mondo del lavoro in questi tempi di crisi. Don Sandro ha chiesto di pregare e di rivolgere attenzione verso coloro che nel mondo del lavoro soffrono: ha ricordato i lavoratori di Fasano che da tempo non ricevono stipendio e quegli imprenditori che pur di non licenziare hanno messo mano al patrimonio personale per non chiudere l’azienda e mettere in libertà i dipendenti. Come sempre un folto numero di fedeli e numerose autorità istituzionali hanno seguito la celebrazione che si è conclusa con un momento di festa con l’esibizione del coro della confraternita e di giovani artisti e musicisti.

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