Il Movimento per la vita di Fasano, presieduto da Rocco Marzolla (foto a sinistra) e il Centro di aiuto alla vita, diretto da Cenzina Ricco, hanno messo in cantiere anche quest’anno una serie di iniziative in occasione della 34^ Giornata per la Vita, la ricorrenza ideata dalla Conferenza Episcopale Italiana per richiamare tutti, soprattutto i cristiani, a divulgare la cultura della difesa della vita umana, dal concepimento sino alla fine naturale. Domenica prossima, 5 febbraio 2012, il Movimento per la vita sarà presente in tutte le parrocchie cittadine per diffondere il messaggio dei vescovi in occasione della giornata per la vita dal titolo “Giovani aperti alla vita”. In particolare: “¢ Alle ore 10,30 presso il reparto di maternità dell’Ospedale di Fasano sarà celebrata la S. Messa, un gesto significativo in quanto è proprio in queste corsie che la vita viene alla luce o viene volontariamente interrotta. “¢ Alle ore 121,00 in piazza Ciaia sarà allestito il gazebo per la vita, un luogo dove i volontari del Movimento faranno conoscere a quanti lo volessero le attività che quotidianamente vengono svolte e dove si potrà sostenere il movimento ritirando l’orchidea della vita offrendo un piccolo contributo o aderendo ai programmi di sostegno a distanza delle mamme in difficoltà . “¢ Alle ore 20,00 presso il teatro Sociale andrà in scena, curato dall’Accademia di musica e spettacolo “Giovani Talenti” lo spettacolo “80 voglia di”¦ vita” che vedrà la partecipazione degli allievi della scuola musicale e quelli della scuola di danza “Aplomb” di Fasano, In oltre 30 anni di attività a difesa della vita, centinaia sono stati gli interventi del Movimento e del Centro di aiuto alla vita a favore delle mamme in difficoltà alle quali, il sostegno moral ed economico ha consentito di portare a termine gravidanze che altrimenti sarebbero state volontariamente interrotte. Così in questi trent’anni di attività sono stati almeno 300 i bimbi venuti alla luce grazie all’impegno del Movimento per la Vita nella sola Fasano: è come se un intero quartiere esistesse grazie all’impegno di questi volontari.

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