La passione per il gioco che prima divneta vizio e poi patologia, al pari di una droga che finisce per immergerti in un vortice senza uscita. E’ quello che è accaduto ad una commessa di una tabaccheria di Fasano protagonista di questa storia tanto assurda quando significativa di quante persone che inseguendo una improbabile fortuna finiscono per dissipar eil proprio e altrui patrimonio. Ha giocato 50mila euro di soldi non suoi alla lotteria “10 e lotto”, un gioco con estrazioni multiple nel corso della giornata. Poi, per giustificare il grosso ammanco in cassa, si è inventata una rapina. La donna, una venticinquenne incensurata, messa alle strette dai Carabinieri ha confessato tutto, dopo essere caduta più volte in contraddizione. E’ stata denunciata a piede libero per simulazione di reato e appropriazione indebita. La maxi-giocata è stata effettuata nell’arco di qualche ora. Non un’unica soluzione, ma più puntate sempre alla stessa lotteria e dalla stessa macchinetta. Quando la donna si è resa conto che il banco era ormai saltato, non potendo giustificare il clamoroso buco di denaro in cassa, in preda al panico ha detto di essere stata costretta ad effettuare le giocate da un uomo che la minacciava con un coltello. Dopo la denuncia della titolare, i Carabinieri hanno fatto partire le indagini. La svolta è arrivata quasi subito. Il locale in cui lavora la giovane è dotato di telecamere a circuito chiuso, circostanza che la ragazza ignorava. Così i Carabinieri hanno potuto accertare che nella ricevitoria non c’era stata nessuna rapina.

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