Oggi, domenica 12 e lunedì 13 giugno si vota per quattro questiti referendari. Per rendere valido il risultato del referendum, l’affluenza al voto deve superare il 50% degli aventi diritto, un’impresa molto difficile, ma non impossibile. Il quorum fu raggiunto per l’ultima volta nel 1995. Quattro le schede che verranno consegnate ai seggi aperti domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. Due quesiti riguardano l’acqua pubblica (rossa e gialla), uno riguarda l’energia nucleare (grigia) e uno il “legittimo impedimento” (verde). Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Si deve votare SàŒ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale. Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma. Si deve votare SàŒ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno. Il terzo quesito riguarda la costruzione delle centrali nucleari in Italia. Si deve votare SàŒ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede. Nel quarto quesito si deve votare SàŒ se si è contrari al principio che il Presidente del consiglio o i ministri possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano, il cosiddetto “legittimo impedimento“. Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.