L’Azione Cattolica della Zona pastorale di Fasano ha organizzato presso il Laboratorio Urbano “Bollenti Spiriti” un incontro pubblico dal titolo “Vittorio Bachelet: uomo, laico e cittadino“, in occasione dei 30 anni dell’assassinio da parte delle Brigate Rosse. Dinanzi al un pubblico numerosissimo che ha affollato la sala convegni, ospite d’eccezione della serata è stato Giovanni Bachelet figlio di Vittorio che ha voluto offrire una testimonianza del padre, sotto il profilo culturale, spirituale e istituzionale. Vittorio Bachelet, presidente nazionale di Azione Cattolica e vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è un esempio di cattolico impegnato nella società e nella politica, la cui “colpa” fu quella dia vere il coraggio di dichiarare, negli anni del terrorismo, di non essere nè con lo Stato, nè con i brigatisti. L’illustre ospite è stato intervistato da un giovane di Azione cattolica, Oronzo Rubino e ha raccontato le emozioni di quel drammatico 12 febbraio 1980 quando ricevette la notizia dell’uccisione del padre e di come, nel giorno del funerale, ancora giovane universitario, si espresse con una toccante invocazione nella quale chiese di pregare per i terroristi per i quali chiese giustizia e perdono, non la vendetta, nè la la di morte. Giovanni Bachelet ha spiegato chequelle parole nascevano dalla fede, dall’essere cristiano e dunque dall’esigenza di restituite agli altri ciಠche a nostra volta abbiamo ricevuto da Dio. Dio ci viene incontro per come siamo, non per come dovremmo essere e se molto abbiamo ricevuto, ogni cristiano è tenuto a dare molto.

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