Scongiurato il rischio di dover sborsare 800.000 euro per rescindere il contratto Swap, da parte del comune di Fasano. L’estinzione è costata 61.000 euro, portandone oltre 76.000 nelle casse comunali. Si ufficializza, dunque, l’uscita dell’ente comunale fasanese, da questa vicenda che per tanto tempo ha calamitato l’attenzione del mondo politico e non per via degli innumeroveli rischi a cui si andava incontro. Gli Swap, sono una sorta di accordo che prevedeva che i due contraenti, si scambiassero i flussi finanziari calcolati con un criterio prestabilito a date prefissate. Nel 2004 quando venne stipulato per la prima volta un contratto Swap a Fasano si pensava ad un affare. Ma il succedersi di eventi economici a livello nazionale ed internazionale fece ben presto precipitare la situazione tanto che ad un certo punto il comune di Fasano, per estinguere il contratto, avrebbe dovuto versare quasi 800.000 euro. Poi la crisi economica mondiale ha facilitato il rientro a cifre molto più abbordabili sino all’epilogo avvenuto nei igorni scorsi.

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