La cicloturistica del Parco dell’Alta Murgia e il concerto dell’Ensemble Oni Wytars aprono la rassegna internazionale di musica popolare con la direzione artistica di Luigi Bolognese

Giovedì 2 giugno con la cicloturistica del Parco dell’Alta Murgia e con il concerto dell’Ensemble Oni Wytars si apre “Suoni della Murgia nel Parco“, rassegna internazionale di musica popolare con la direzione artistica di Luigi Bolognese. Il percorso in bicicletta (partenza ore 8) dai Sassi di Matera porterà a Castel del Monte. Un ponte tra due beni dell’Unesco che si concluderà con il concerto all’imbrunire (ore 19) dell’ensemble che proporrà lo spettacolo Federico II Stupor Mundi messo in scena ne “L’altro Villaggio” di Castel del Monte. Il gruppo tedesco si esibirà anche domenica 5 giugno (ore 21) al Laboratorio Urbano Mat di Terlizzi a conclusione di Sui Pedali della storia, percorso sulla ciclovia Santeramo-Pulo di Altamura (partenza alle 8 – info 3389980586).

L’Ensemble Oni Wytars è stato fondato nel 1983 con l’intenzione di dare un nuovo impulsivo all’interpretazione espressione della musica antica. Il punto focale del lavoro Oni Wytars è sempre stato quello di esplorare e unire le molte tradizioni che hanno influenzato e arricchito la cultura europea, in particolare il rapporto tra musica cosiddetta “colta” e quella popolare della zona del mediterraneo. Dopo aver esplorato per anni il ricco repertorio del Trecento italiano, i canti dei pellegrini del XIII e XIV secolo, le canzoni dei trovatori e dei trovieri, l’ensemble ha fatto un passo in avanti per esplorare l’immenso patrimonio della musica rinascimentale e di quella barocca. Il risultato è un suono pan-mediterraneo, un cosmo vero e proprio fatto di ritmi, melodie e improvvisazioni, inni medievali dedicati al sole, tarantelle, canti medievali monodici e ricche villanelle polifoniche dell’epoca barocca – il tutto eseguito grazie a ricostruzioni di strumenti antichi o ai loro discendenti ancora utilizzati nella musica popolare dei popoli dell’area mediterranea. L’ensemble è composto da  Gabriella Aiello (canto), Peter Rabanser (canto, liuti, cornamuse a sacco), Riccardo Delfino (canto, arpa, ghironda), Michael Posch (flauti a becco), Katharina Dustmann (percussioni), Eva-Maria Rusche (organo), Marco Ambrosini (viella a chiavi).

Federico II: un imperatore tedesco nato a Jesi e cresciuto a Palermo che ne 1198 rinunciò alla corona tedesca per diventare re di Sicilia e più tardi anche di Gerusalemme. Fu una figura molto controversa, l’ultimo della dinastia degli Staufer: Papa Gregorio IX lo condannò ripetutamente come anticristo, eretico e libero pensatore, mettendolo al bando per ben due volte. Federico non si lasciò influenzare troppo da queste condanne e continuò a conquistare il resto d’Italia, a intrattenere una fitta corrispondenza con studiosi arabi, ad interessarsi di filosofia e scienze naturali, di musica, di architettura: un grande precursore del pensiero rinascimentale italiano. Federico fu re di una Sicilia che epr duecento anni era stata sottoposta alla dominazione islamica. I Normanni l’avevano riportata alla cristianità nel 1060 conservando però le forme cortesi e l’arabo come lingua di corte. La società europea del tardo medioevo fece un incredibile passo in avanti grazie ai contatti con la cultura dei paesi arabi, che a quei tempi fiorivano di centri commerciali e culturali e fornivano dimora ad una moltitudine di studiosi, filosofi, poeti e musicisti di ogni razza e religione! Un’Italia a cavallo tra medioevo e rinascimento, tra l’Europa e gli arabi: un’ambivalenza che può essere riscontrata in ogni campo dell’arte italiana del tempo ma, soprattutto nella musica. Questo programma ci presenta una carrellata di melodie e canzoni di questa epoca di cambiamenti. Brani musicali tedeschi vengono contrapposti alle ritmiche arabe, la musica italiana a quella dei mistici Sufi. Anche la scelta degli strumenti è significativa: la viella ad arco viene affiancata dalla rabec araba, il liuto dall’oud, i flauti a becco dalle zurne, le temute bombarde dal suono forte e stridente che misero in fuga schiere di crociati in terra santa. Un programma che non vuole mescolare ma, piuttosto, sposare due culture che nel medioevo, scontrandosi si incontrarono: un omaggio a Federico e ai Mori.

Suoni della Murgia nel Parco proseguirà sino al 17 luglio con concerti all’imbrunire, un concerto notturno, concerti serali, percorsi guidati legati ai concerti. Tra gli ospiti Daniele di Bonaventura Band’union, Quartetto l’Escargot, Caora Dhubh, Trioamaro, Raffaello Simeoni & Micrologus, Med’ensemble e Uaragniaun.

Info
www.suonidellamurgia.net

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