A meno di due settimane dall’attentato incendiario che distrusse il locale e danneggiò la piazza dei Portici

Riapre oggi, 20 dicembre, il pub Ciporti di Fasano.

Una riapertura dopo che un incendio doloso lo aveva distrutto per la seconda volta e dopo aver subito altri due attentati incendiari in quattro mesi. Lo scorso 7 dicembre una Fiat Panda appena rubata, posizionata davanti all’ingresso del locale presso i portici di piazza Mercato venne bruciata distruggendo buona parte del pub lasciando sotto i portici una lunga scia nera di fuliggine e detriti.

La sera dello stesso giorno si svolge una manifestazione di protesta contro il gesto criminale e di solidarietà verso i giovani titolari del pub con la partecipazione di centinaia di persone. Il sindaco di Fasano lanciò una sottoscrizione pubblica a sostegno della riapertura imemdiata del locale quale risposta concreta al gesto criminale.

Lo stesso sindaco Francesco Zaccaria afferma: “Detto, fatto: la Fasano pacifica, onesta, sana, pulita ha vinto. Come promesso, stavolta tutti insieme abbiamo riaperto il Ciporti, che riparte domani al termine dei lavori in corso all’interno del locale. L’Amministrazione comunale, dopo aver stimolato la reazione dei cittadini e lanciato la raccolta fondi, ha ripulito la facciata dello stabile dal nerofumo e sostituito tutte le chianche distrutte per l’incendio in soltanto tre giorni, come una vera resurrezione della legalità che vogliamo diventi la realtà quotidiana di Fasano. Ringrazio i fratelli Baccaro per non aver ceduto allo sconforto, ringrazio tutti i cittadini che hanno contribuito versando la loro offerta sul conto corrente aperto dal Circolo della Stampa. Grazie anche ai commercianti per le loro iniziative di sostegno e a tutti i tecnici e maestranze comunali, che hanno lavorato a tempo di record. Adesso, dopo la violenza, dobbiamo sconfiggere la paura: il centro storico è nostro, dobbiamo difenderlo con coraggio e con l’unità, collaborando con le Istituzioni e le forze dell’ordine per mantenerlo sempre bello e vivibile“.

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