Aggiudicata la gara, per circa 3 milioni di euro, per il potenziamento dell’impianto di affinamento acque reflue da riutilizzare in agricoltura. «Un grande progetto che consentirà di ampliare la fascia degli agricoltori che ne potranno usufruire, risparmiando sui costi», afferma il sindaco Di Bari. 

È stata aggiudicata a “A.M.G. Costruzioni srl” di Ceglie Messapica (che ha raggiunto il maggior punteggio previsto tra offerta tecnica, di tempo ed economica) la gara per la progettazione esecutiva e per la realizzazione dei lavori relativi al potenziamento dell’impianto di affinamento delle acque reflue urbane situato in contrada Forcatella (a Fasano). Il costo, pertanto, complessivo dell’intervento sarà pari a 3milioni e 269.493,18 euro. Le acque reflue verranno riutilizzate a scopi irrigui in agricoltura, così come accade già oggi per un certo numero di agricoltori del territorio.

«Si tratta di un grande progetto, la cui realizzazione definitiva servirà ad ampliare fortemente il numero delle aree agricole locali che potranno essere irrigate con questo tipo di acque – afferma il sindaco Lello Di Bari – a tutto vantaggio dei nostri bravi agricoltori che così godranno di un notevole risparmio economico; è evidente, peraltro – aggiunge il sindaco – che se da un lato l’intervento servirà a rispondere alle esigenze ulteriori degli agricoltori, dall’altro avrà una valenza ambientale ancora maggiore, considerato che l’obiettivo ultimo è quello dello scarico zero dei reflui in mare, per il recupero integrale delle acque in agricoltura».

Alla gara, il cui termine per la presentazione delle proposte scadeva lo scorso 28 novembre, hanno presentato le offerte otto ditte ma, di queste, ne sono state ammesse sei. Tra cui l’aggiudicataria di Ceglie Messapica che, oltre alla realizzazione delle opere, dovrà prima predisporre il progetto esecutivo, sulla base della progettazione definitiva che nel 2013 ottenne l’ok in sede di Conferenza dei servizi, sia dalla Regione Puglia che dal ministero per i Beni e le Attività culturali relativamente al superamento delle problematiche connesse alla compatibilità ambientale dell’intervento stesso.

Il finanziamento delle opere, per gli oltre tre milioni di euro, riviene dal “Fesr” (Fondo europeo di sviluppo regionale) al quale nel 2012 il progetto fu presentato dal Comune di Fasano, tenuto conto che l’impianto di depurazione delle acque reflue è di proprietà comunale. «La nostra progettazione fu accolta allora positivamente – spiega Donato Ammirabile, assessore ai Lavori pubblici – e, così, riuscimmo ad intercettare l’ingente finanziamento che ci consentirà di far effettuare le opere di potenziamento del depuratore, sì da fare del nostro impianto, già operante dal 2005, uno dei migliori dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Siamo per questo molto soddisfatti – sottolinea Ammirabile – tanto più che realizziamo uno dei punti-cardine del programma di mandato amministrativo presentato nel 2012, all’atto dell’insediamento della nostra giunta. Vorrei ricordare, peraltro – continua l’assessore – che il nostro impianto di affinamento delle acque reflue è stato il primo in Puglia ad entrare in funzione ben dieci anni fa. In ogni caso, il suo ampliamento, che sarà realizzato nei prossimi mesi – annuncia Ammirabile – porterà il depuratore stesso a coprire, come possibilità d’irrigazione, tutta l’area agricola che da Fasano si sviluppa verso le zone delle nostre marine».

Il progetto, che andrà ulteriormente precisato dall’aggiudicatario con quello esecutivo che dovrà redigere, prevede il potenziamento tecnologico e dei processi di lavorazione dell’impianto di affinamento esistente, la messa a punto di un processo di trattamento innovativo capace di conferire alle acque recuperate standard di qualità tali da permettere il riutilizzo agricolo senza alcuna restrizione e la realizzazione di bacini di post-trattamento e accumulo.

L’impianto di affinamento delle acque reflue esistente si sviluppa per circa mille ettari compresi fra il litorale ed il centro di Fasano; intercetta le acque destinate allo scarico a mare in uscita dal presidio depurativo comunale e, attraverso processi di trattamento specifici, conferisce alle stesse la qualità imposta dalla normativa vigente per il successivo riutilizzo in agricoltura. L’impianto attuale consente di distribuire fino a 6mila mc di acqua affinata al giorno e in media 300mila mc all’anno. La rete attuale di distribuzione, lunga circa 30 km, consegna la risorsa idrica recuperata a circa 50 imprese agricole fasanesi, servendo complessivamente quasi 270 ettari aziendali, caratterizzati prevalentemente da coltivazioni di ortaggi e da uliveti

Lascia un commento

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul nostro sito web. Clicca su Accetto per non visualizzare più questo avviso.